TERRANTICA. Volti, miti e immagini della Terra nel mondo antico in mostra a Roma

TERRANTICA. Volti, miti e immagini della Terra nel mondo antico in mostra a Roma

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Fino all'11 ottobre il Colosseo di Roma ospita una grande mostra dedicata al culto della Terra, dalla preistoria all'età imperiale. Terrantica.Volti, miti e immagini della Terra nel mondo antico fa parte delle tematiche affrontate da Expo 2015, come riflessione sul potere della Madre Terra, tra umano e divino, come madre di tutti gli esseri viventi, nel suo particolare valore generativo e nutritivo.

La mostra è composta da 75 opere, tra cui manufatti antichi (statue, vasi, rilievi) e fotografie contemporanee che illustrano la sacralità e la magia della Terra. La mostra mostra vari aspetti della Madre Terra, aspetti che ricorrono in tutte le civiltà antiche, dal Paleolitico all'epoca romana, in tutti i luoghi del Mediterraneo e dell'Oriente, fino alla contemporaneità.

Esplorare la Terra degli antichi significa partire dalle enigmatiche statuette della preistoria che aprono la mostra: figure in terracotta, marmo bianco, calcare, serpentino come la cosiddetta Venere del Trasimeno e la Marmotta, risalenti al Paleolitico superiore e al Neolitico antico e le statuette femminili della collezione Goulandris, tutte datate tra il 3200 e il 2300.C.

Troviamo poi immagini di divinità greche: il vaso attico a figure rosse dipinto da Hermonax, che raffigura Atena che riceve l'Eretteo da Gaia, un capolavoro datato al 470.C. Poi, possiamo seguire le peregrinazioni di Demetra, dea del raccolto, di cui è esposta una statua in calcare di epoca gallo-romana che raffigura la dea madre con il grembo pieno di frutti.

Dai frutti della terra arriviamo alle sue viscere con il rilievo marmoreo proveniente dai Musei Capitolini con l'immagine di Ade, la lekythos caratterizzata da un delicato disegno su sfondo bianco con l'immagine di Hermes, e ripercorriamo il misterioso viaggio nel mondo sotterraneo riservato alle anime devote a Orfeo.

Si torna poi in superficie con un'ampia sezione che ricorda come la città di Roma sia stata creata dall'uomo, con l'aratro, lastra su lastra. Questo è rappresentato dal rilievo in marmo che raffigura l'atto di tracciare il solco della fondazione della città.

La mostra comprende anche una serie di grandi immagini fotografiche in bianco e nero e a colori di importanti autori italiani contemporanei. Le immagini di paesaggi naturali privi di presenza umana sono collocate accanto ai reperti archeologici, in modo che possano raccontare l'antichità e la sacralità della terra e l'importanza magica dei materiali di cui è composta.